In pensione a 59 anni nel 2025: nuovi requisiti e come presentare domanda

Svolta incredibile: nel 2025 potremo andare in pensione a 59 anni! Vediamo nei dettagli i requisiti da soddisfare e come fare domanda.

Il sogno di molte persone si avvererà nel 2025: la pensione a 59 anni sarà di nuovo possibile. Sembra incredibile ma, invece, è tutto vero e l’Inps ha confermato. Fino a 15-20 anni fa era la normalità lasciare il lavoro tra i 55 e i 60 anni. Oggi sembra un’utopia visto che l’universo previdenziale è stato stravolto dalla legge Fornero.

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In pensione a 59 anni nel 2025: nuovi requisiti e come presentare domanda/Creativaincucina.it

La legge Fornero del 2011, infatti, ha stabilito che per accedere alla pensione di vecchiaia ordinaria è necessario avere almeno 20 anni di contributi e non meno di 67 anni di età. Solo pochissime persone, ad oggi, riescono ad uscire dal lavoro prima di aver raggiunto tale soglia anagrafica.

Si parla da tempo di trovare un modo per agevolare le uscite anticipate, richiesta che proviene non solo dai lavoratori ma anche dai sindacati: mandare le persone in pensione a quasi 70 anni, infatti, contribuisce ad aumentare la disoccupazione giovanile. Dal 2025 cambieranno tante cose e andare in pensione a 59 anni non sarà più solo un sogno.

Pensione a 59 anni: ecco chi potrà sfruttare questa opportunità

La legge di Bilancio 2025 è ormai alle porte ed è stata ufficialmente approvata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ora dovrà passare dal Parlamento per gli ultimi ritocchi ma si può dire ormai con certezza che il prossimo anno molte persone potranno accedere alla pensione di vecchiaia a soli 59 anni: ben 8 anni prima rispetto a quanto previsto dalla legge Fornero.

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Pensione a 59 anni: ecco chi potrà sfruttare questa opportunità/Creativaincucina.it

La legge Fornero sarà dunque abolita una volta e per tutte? No. Non ancora almeno. La situazione economica in cui versano le casse dello Stato non consente di fare un passo tanto azzardato. Agevolare troppe uscite anticipate di massa dai luoghi di lavoro significherebbe mettere in crisi l’Inps e lasciare milioni di posti vacanti.

Infatti la fuga dei cervelli e il crollo delle nascite non consentono ancora di attuare una riforma delle pensioni strutturale che vada oltre la legge Fornero in modo definitivo. Tuttavia, con la legge di Bilancio 2025, saranno riconfermate diverse misure che consentiranno ai lavoratori di smettere di “timbrare il cartellino” molto prima di aver compiuto 67 anni.

Una di queste misure è Opzione Donna. Opzione Donna è nata nel 2004, durante il secondo Governo di Silvio Berlusconi. Tuttavia non è mai diventata una misura strutturale ma necessita di essere riconfermata di anno in anno. Dunque ogni anno potrebbe anche essere l’ultimo. Ma per il 2025 l’ha scampata.

Grazie ad Opzione Donna le lavoratrici, anche nel 2025, potranno accedere alla pensione a 61 anni con 35 anni di contributi. Ma se una donna ha figli allora è previsto uno sconto sull’età: chi ha un figlio potrà andare in pensione a 60 anni mentre chi ha due o più figli potrà uscire dal lavoro ad appena 59 anni. Questa misura prevede il ricalcolo contributivo dell’assegno previdenziale e, anche nel 2025, si rivolgerà solo a queste categorie di lavoratrici: caregivers, disabili con invalidità pari o superiore al 74%, disoccupate o dipendenti di aziende in crisi.

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