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Trucchi in cucina

Tartufo, il suo sapore ci fa impazzire ma non è facile conservarlo: ecco come fare

Il sapore del tartufo è qualcosa di incredibile, ma non è facile da conservare. Oggi vi sveliamo questo trucchetto davvero speciale.

Un elemento così pregiato, tra i più cari che abbiamo in cucina, può fare la differenza  e deve essere rispettato sotto ogni punto di vista.

Come conservare il tartufo (CreativainCucina.it)

Ne esistono di vari tipi, ma sicuramente quello più importante e di valore è il bianco che costa attorno ai 4500 euro al chilogrammo. Per questo si usa spesso in polvere e basta una grattata. Anche perché il sapore è decisamente intenso e in grado di poter cambiare radicalmente un piatto anche con una sola spolverata.

Oltre a essere buono e costoso è anche importante dal punto di vista della salute con numerose proprietà benefiche. È ricco di minerali come potassio, magnesio, ferro e fosforo. Inoltre è anche ricco di fibre che permettono di eliminare dal sangue sia il colesterolo che gli acidi grassi.

Insomma un super-alimento che può fare la differenza anche se raramente lo mangiamo. Nonostante questo se lo compriamo dobbiamo conoscere anche come conservarlo e come gestirlo. Questo perché si tratta di un prodotto molto fragile e che rischia di deteriorarsi altrimenti.

Come conservare il tartufo?

Il tartufo è un elemento davvero straordinario, ma come si conserva? Vi assicuriamo che in pochissimi lo sanno. Per questo vogliamo darvi alcune informazioni più precise per non farlo rovinare quando lo acquistate.

Ecco come conservare il tartufo (CreativainCucina.it)

Ci sono vari metodi per conservarlo, bisogna però cercare di consumarlo sempre fresco ed evitare che perda, col passare del tempo, l’intensità del suo sapore e la forza che ha insita nelle sue caratteristiche. Se è veramente fresco può durare fino a un massimo di 10 giorni.

La conservazione in frigo invece deve essere a una temperatura che oscilla tra 3° e 6° C. Vi consigliamo di avvolgerlo nella carta assorbente da cucina e di metterlo all’interno di un barattolo di vetro che sia possibile chiudere ermeticamente. La carta va cambiata regolarmente perché il rischio è che si possa inumidire andando a rovinare il prodotto. In questo modo potete conservarlo anche fino a dieci giorni.

La conservazione sott’olio è un altro metodo molto efficace. In questo caso dovete tagliarlo a lamelle, pulirlo posizionandolo in un barattolo di vetro e ricoprirlo con olio extravergine di olive. Il barattolo deve essere conservato in un posto fresco e a riparo dalla luce.

Ci sono poi tanti altri tipi di conservazione, ma queste per noi appaiono le più sicure.

Matteo Fantozzi

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Matteo Fantozzi

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